Gli anelletti al forno, insieme alla pasta con le sarde, sono una vera e propria icona della tradizione culinaria palermitana. Si tratta di un timballo di pasta condita di base con un ragù ricco e sostanzioso, a cui possono essere aggiunti altri ingredienti. È il classico piatto delle feste per il quale non esiste stagione che non sia adatta, che siano le calde giornate ferragostane o il tepore natalizio. Un piatto che sa adattarsi a qualsiasi occasione, regalando sempre un’esperienza culinaria di altissimo livello.
Anelletti al forno, come è nata la ricetta.
Quale sia la ricetta originaria degli anelletti al forno è difficile da stabilire, certo è che si predilige il cosidetto “tianu rutunnu” per preparala e indubbiamente questa fa parte di tutte quelle
che gli antenati arabi ci hanno tramandato.Che la ricetta del timballo di anelletti al forno sia nata per riutilizzare gli avanzi, lo dimostra il fatto che nel prepararlo è uso comune metterci dentro di tutto. Alcune versioni prevedono tra gli ingredienti uova sode, scamorza o altri formaggi e rimanenze di salumi tagliati a dadini.
Scientifico è l’impiego del particolare formato di pasta: gli anelletti permettono al condimento di penetrare ogni angolo del timballo!
Va specificato che questo tipo di pasta si identifica esclusivamente con il timballo di pasta al forno palermitano. Nelle altre province Siciliane il timballo di pasta al forno, conosciuto come pasta ‘ncasciata, viene preparato in genere con altri formati di pasta, soprattutto rigatoni.
Con il nome di anelli siciliani il formato degli "anelletti" si trova in commercio prodotto da note aziende pastaie.
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Un inno alla convivialità.
La pasta al forno è una preparazione tipica di molte cucine regionali della penisola italiana. In ogni luogo ha una sua specifica caratteristica e connotazione. Se per gli emiliani pasta al forno significa essenzialmente lasagne e cannelloni, a Palermo gli anelletti sono il formato di pasta prediletto per un timballo di pasta al forno tipico.
Gli anelletti al forno sono un piatto che si gusta in compagnia, un momento di condivisione e di gioia. Il profumo del ragù che invade la casa, il suono delle risate in cucina, l’attesa trepidante di gustare con la famiglia questa pietanza simbolo di unione e di amore per la tradizione. Tutto contribuisce a creare un’atmosfera unica e speciale.
Un rito di famiglia.
La stessa preparazione degli anelletti al forno è un rito, ogni famiglia detiene la propria ricetta segreta. Benché quello degli anelletti al forno sia un piatto tradizionale con le sue regole da seguire, la ricetta lascia una certa libertà alla fantasia di chi lo cucina.
Oggetto di competizione fra suocere e nuore, la preparazione di questo piatto senza tempo è affidata alla personale interpretazione della cuoca.
La nostra ricetta di famiglia del timballo di anelletti al forno.
A casa nostra la versione di anelletti al forno che preferiamo è quella più “semplice” condita con il classico ragù alla palermitana e una salsa besciamella morbida, cosa che alcuni rifiutano, ma che a nostro parere rende meno asciutto il timballo e gli conferisce un gusto più morbido e armonioso.
Varianti.
C’è chi mette, oltre l’immancabile ragù, anche salumi di vario tipo, formaggi, melanzane fritte e perfino uova. Non sono nemmeno poche le dispute riguardo l’impiego, o meno, di besciamella.
Timballo di anelletti al forno
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Commenta! Pin Ricetta Stampa ricettaI dati sono forniti al solo scopo informativo e non sostituiscono la consultazione di un medico o di un professionista qualificato. In particolare: il dato delle calorie non è da ritenersi un consiglio alimentare o nutrizionale, i valori indicati sono puramente indicativi; si prega di consultare le etichette degli alimenti per informazioni su allergeni e intolleranze.
Ingredienti
- 500 gr anelli siciliani n. 23 Rummo
- ragù alla palermitana - vedi ricetta nel link
- 1 Lt salsa besciamella - vedi ricetta nel link
- 1 cucchiaio olio extravergine di oliva - per inumidire la teglia
- q.b. pangrattato - per rivestire la teglia
- 50 gr parmigiano reggiano - grattugiato
- q.b. sale marino fino
Strumenti e Utensili
Istruzioni
- Visto che il ragù più riposa più buono è, ti consiglio di prepararlo il giorno prima nelle quantità e modalità indicate in questa ricetta.Prima di cominciare preparare e assemblare il timballo prepara la besciamella nelle quantità e modalità indicate qui.Cuoci la pasta per un terzo del suo tempo di cottura in acqua bollente e salata, poi scolala per bene e fuori dal fuoco aggiungi a questa il ragù. Mescola il tutto per bene!
- Aggiungi metà del parmigiano grattugiato previsto nella ricetta e mescola ancora.
- Infine, aggiungi alla pasta un terzo della besciamella preparata in precedenza. Mescola in modo da amalgamare per bene la pasta con il condimento.
- Ungi d’olio una teglia rotonda e cospargila di pangrattato, quindi versa al suo interno la pasta condita.
- Completa il timballo con uno strato spesso di besciamella.Spolvera la superficie con un velo di parmigiano grattugiato, quindi metti la teglia in forno ventilato, preriscaldato a 180 °C, per 40 minuti, cioè fino a quando non si forma una bella crosta dorata.Lascia riposare 30 minuti prima di servire.
Note
Un invito alla scoperta.
Gli anelletti al forno sono un piatto unico e speciale, capace di racchiudere in sé l’essenza della cucina siciliana. Un’esperienza di gusto da vivere e condividere, un viaggio culinario che ti porterà alla scoperta di una terra ricca di sapori e tradizioni.
Se non hai mai avuto il piacere di assaggiare gli anelletti al forno, questa è l’occasione giusta per farlo!
LA CUCINA DI MONTALBANO
La pasta al forno è una delle ricette citate da Andrea Camilleri nei suoi famosi romanzi che hanno come protagonista il Commissario Montalbano. Precisamente questo piatto è ammuntuatu (come direbbe Camilleri), a pagina 222 del romanzo Il cane di terracotta
Se sei un fan del famoso personaggio di Camilleri dai un’occhiata ai piatti di cucina più amati Salvo Montalbano!
Piatto da rito quasi settimanale per noi Palermitani !
Concordo con la besciamella per umettare ben bene e arricchirla; ma io non rinuncio alla presenza all’interno delle melanzane fritte!
Le melanzane di certo arricchiscono ed è una versione che non mi dispiace, ma le preferisco a fette a rivestimento del timballo piuttosto che all’interno, anche per non ridurre la proporzione umido (condimento) / solido (pasta), che come ribadito più volte deve essere 1:1 minimo.
Buonissima Biagio.
Anche io la faccio così con l’aggiunta di besciamella, come vedi però mio marito ci vuole le melanzane fritte?!!
Giusi, nessuno è perfetto! 🙂
Giusy …Fabietto vizioso???
Non vedo l’ora di seguire passo passo la tua ricetta!
Provala e dicci del risultato, se hai bisogno di altri dettagli sono qui!
Momentaneamente non posso usare latticini, la proverò appena possibile. Non conosco però questo tipo di pasta, credo di non averla mai vista qui a Torino, nel caso con cosa la sostituisco?
Grazie per le ricette
Ciao Carla è probabile che nella tua città non si trovi, a meno che non vada in un grande supermercato o in un negozio di specialità gastronomiche. Tuttavia è possibile reperirla online. Segui il link che trovi nel post!
In alternativa puoi usare dei rigatoni o delle mezze penne, ma non è lo stesso 😉
Questo timballo dovrebbe diventare patrimonio dell’Unesco. In ogni casa si fa in modo differente: besciamella si/no, uova sode si/no, melanzane si/no parmigiano o caciocavallo o tuma o primosale, sono declinazioni diverse di un unico capolavoro. Non c’è pasta al forno che sia migliore di questa. Come al solito qui la ricetta è spiegata in modo impeccabile
Grazie Alessandro, cerchiamo di dare il massimo 🙂