I prodotti gastronomici dello street food di mare a Palermo sono in vendita, oltre che nei chioschi e nelle bancarelle dei mercati storici, in alcuni locali spartani siti nelle località e nei borghi marinari del litorale palermitano, come Sferracavallo, Mondello, Acqua Santa, Sant’Erasmo, Vergine Maria, Romagnolo ecc.

Ti mostro qui una breve rassegna di questa gastronomia di mare che completa le diverse offerte del vasto repertorio dello street food palermitano.
Cozzi e Muccuni
Cozze e Murici
Tra le specialità offerte dai venditori di frutti di mare ci sono i muccuni, che sono i murici, delle lumache di mare da gustare con un po’ di limone, dopo che sono state lessate.
Le cozze “scoppiate”, un classico della cucina mediterranea, invece sono servite dentro grandi bacinelle che normalmente si adoperano per il bucato. I commensali prelevano con le mani i molluschi per degustarli spruzzati con un po’ di limone;

Come per buona parte del cibo da strada, anche in questo caso le posate e i piatti sono assolutamente inutili. A proposito, ti consiglio di provare la mia ricetta delle cozze scoppiate a limone.
U purpu vugghiutu
Il polpo bollito
Nei chioschi dei venditori di polpo bollito, i “purpari”, il banco è sempre pulito e apparecchiato con grandi piatti di ceramica decorata. Dietro il banco, in un pentolone stanno i polpi che vengono serviti dopo che sono stati calati nell’acqua salata bollente per ben tre volte tenendoli dalla testa. Operazione “estetica” che serve per arricciare per bene i tentacoli.

Il polpo viene servito caldo con il limone. I tentacoli vengono tagliati a pezzetti, ma il boccone prelibato è la testa che viene servita divisa in quattro parti con tutto quello che contiene. Molto saporita nonostante il suo aspetto non sia proprio gradevole.
I purpari sono una categoria speciale di venditori di cibo di strada, capaci di rendere portatile e pronto al consumo ciò che di norma non lo è. Nei loro gesti c’è tutta la creatività e l’inventiva palermitana, ma servire il polpo bollito caldissimo su un colorato piatto di ceramica è un mestiere piuttosto recente.
Una volta solamente gli esemplari più giovani e teneri venivano consumati, mentre quelli più grossi, che superavano il chilogrammo di peso, no! Per lessarli ci voleva tanto carbone per cui non valeva la pena. Fu durante il secondo conflitto mondiale un intraprendente pescatore della borgata marinara cominciò a vendere ai militari alleati, appena sbarcati, gli esemplari più grandi catturati. Fu un vero successo!
Leggi qui la storia e la ricetta del Polpo bollito alla palermitana
I rizzi cu pani
Ricci di mare col pane
Rizzi, patieddi e granci, assai spienni e nienti manci … Ricci, patelle e granchi molto spendi e poco mangi, così recitava un proverbio di qualche tempo fa, ma in quel poco c’è una prelibatezza tale per la quale vale la pena spendere qualche soldo in più. Tra queste prelibatezze di frutti di mare i ricci sono molto apprezzati.
I ricci di mare sono oggi molto usati nei ristoranti come antipasto crudo e soprattutto come condimento degli spaghetti. Per il palermitano verace fino a non molto tempo fa le gonadi di questo echinoderma erano da gustare esclusivamente facendo scarpetta con il pane.

Nei locali disposti per la loro vendita, o sui banchetti improvvisati di venditori ambulanti, i ricci di mare vengono serviti in piattelle da dozzina dopo che sono stati divisi in due privati dalle parti non commestibili.
Leggi qui la mia ricetta di spaghetti ai ricci alla mondellana!
Le diverse tipologie di street food palermitano.

- Patati e domestichi vugghiuti – Patate e carciofini bolliti
- Pollanca – Pannocchia di mais lessata
- Babbaluci – Lumache di terra
- Ficurinnia, muluna e pipittuna – Fichi d’india, cocomeri e cedri

- Cozzi e Muccuni – Cozze e Murici
- U purpu vugghiutu – Il polpo bollito
- I rizzi cu pani – Ricci di mare col pane

Panelle, Crocchè e Rascatura – I classici senza tempo

- Arancina – La regina della rosticceria palermitana
- Pizzetta e Calzone – I pezzi di rosticceria più classici
- Spitinu e Crostino – Per gli appetiti più famelici
- Ravazzata e Rizzuola – Le signore della rosticceria palermitana
- Ciambella, Iris e Cartoccio – La rosticceria dolce
- Lo sfincione e la mattonella – Specialità da forno

- Pane c’a mieusa (o c’a miévusa) – Panino con milza e polmone di bovino
- Frittula (o Frittola) – Ciccioli
- Mussu, masciddaru e carcagnuolu – Muso, guancia e garretto
- I stigghiuola – Interiora bovine, o ovine
- Quarumi (italianizzato in caldume) – Interiora di vitello lesse