Si realizzano nelle più importati pizzerie e nei più importanti ristoranti del Belpaese e del resto del mondo, ci si diletta a farle a casa seguendo le fedeli ricette che si trovano sul web, come quelle di LettoQuotidiano, ma qual è la vera storia della famosa margherita? Scopriamo insieme i particolari tra miti, leggende e realtà.
La leggenda
Partiamo da quella che i partenopei fanno passare per vera storia, ma che in fondo è frutto solo di leggende metropolitane. Ebbene, le dicerie di popolo rimandano la nascita della pizza margherita nel 1889 per mano del pizzaiolo Raffaele Esposito. Il giorno che Umberto I di Savoia scese a visitare la bella Napoli, il pizzaiolo fu invitato nella tenuta di Capodimonte per preparare qualcosa in onore ai reali. Ed ecco che il genio dell’impasto portò in tavola una pizza condita con i colori dell’Italia, rosso pomodoro, bianco mozzarella e verde basilico. Apprezzata molto dalla regina Margherita, Esposito volle dedicarla a lei e darle il suo nome.
La verità
Quella appena raccontata è una mezza verità. L’aneddoto a corte è vero, l’abile maestria di Esposito anche, ma in realtà quella pizza con mozzarella pomodoro e basilico fu portata solo in tavola dal pizzaiolo ma non creata. Il suo unico merito è stato quello di proporla a corte, vederla apprezzata e darle un nome, ma a Napoli quella preparazione era già ben nota a corte.
Fonti scritte dell’esistenza della pizza prima del 1889
A riprova del fatto che la pizza margherita fosse nata prima di quell’episodio c’è un passo di un libro di Francesco De Bourcard. Nella sua opera “Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti”, lo scrittore partenopeo descrive le tradizioni della sua amata Napoli, dando un giusto accento anche agli usi gastronomici. E tra le pagine dell’opera si legge dell’esistenza di un disco di pasta cotto al forno, ricoperto di filante formaggio, di mozzarella, con strato di pomodoro a piacere e basilico in abbondanza.
Di certo, non si può dire con assoluta certezza quando la pizza che oggi chiamiamo margherita sia nata. Tuttavia non possiamo dire che sia nata prima del 1500, in quanto i pomodori si diffondono in Europa e in Italia solo dopo la scoperta dell’America. In realtà arrivano in Italia solo dopo il 1600, per cui prima di allora, ammesso esistesse la pizza, di sicuro non si condiva con il sugo.
Emblema della tradizione
Merito alla bella Napoli sulla nascita della pizza margherita sicuramente non possiamo toglierlo. Fedeli ai partenopei e alle loro gustose ricette, si riconosce ampiamente che la pizza margherita sia nata tra i quartieri della città di Totò. E forse, anche se il furbo Raffaele Esposito non abbia messo il suo ingegno per la creazione della pizza più amata da grandi e piccini, non possiamo non togliergli il merito di averla portata in tavola, di averla fatta apprezzare anche ai reali e di averle dato un nome che potesse girare sulla bocca di tutti.
Nel corso del tempo, degli anni, dei secoli, molte ricette nuove sono state proposte dai più abili pizzaioli, gusti gourmet e assolutamente originali per arricchire questo tipico piatto nato tra la povera gente. Ma di una cosa siamo tutti certi: la margherita resta la più buona e apprezzata tra le pizze, perché racchiude sapori unici in un’unica parola: semplicità. Continueremo a mangiarla, e anche negli anni a seguire, parleranno sempre tutti di quella famosa pizza che Esposito dedicò alla Regina Margherita che tanto apprezzò un piatto “dei poveri”, oggi diventato patrimonio UNESCO.