Spaghetti alla carrettiera è il nome di una pastasciutta tipica siciliana, dal condimento semplice e gustoso che conta pochissimi ingredienti: aglio, olio, peperoncino e pangrattato, con la sola aggiunta opzionale di pecorino stagionato. Nato dall’ingegno dei carrettieri nel XIX secolo, questa ricetta ha attraversato il tempo portando con sé il profumo della genuinità e la semplicità di una cucina fatta di gesti quotidiani. Per tanti rappresenta il primo piatto perfetto per una spaghettata improvvisata con gli amici, o la soluzione per un pranzo dell’ultimo minuto, per me gli spaghetti alla carrettiera sono la memoria di domeniche trascorse in famiglia, qualcosa che mi riporta indietro nel tempo, che sa di buono e di spensieratezza.
Un piatto della memoria.
Gli spaghetti alla carrettiera di questa ricetta sono ispirati dal ricordo affettuoso dello Zio Franco, che preparava questa pastasciutta come spuntino serale dopo aver passato un pomeriggio in allegra compagnia di parenti e amici, ad ascoltare le partite alla radio, tra una partita di briscola e il rito della schedina con “90° minuto”.
Di norma il pranzo domenicale era molto sostanzioso e la sua digestione lenta. Non si replicava con una cena vera e propria, quindi la spaghettata era il momento conviviale informale di una domenica che ormai volgeva al termine. ‘U zù Francu, come lo chiamavamo affettuosamente, proveniva da uno dei quartieri più antichi e popolari della città, la Kalsa, ed era un Vero Palermitano DOC. La sua ricetta, proveniente dal retaggio culturale popolano della Palermo degli Anni Sessanta, era una pastasciutta semplice e molto saporita.
Un po’ di storia.
Questa ricetta affonda le radici nel XIX secolo, quando i carrettieri siciliani trasportavano merci e persone per tutta l’isola. Una tradizione nata dalla necessità, gli spaghetti alla carrettiera sono diventati un simbolo della cultura popolare, trasformandosi nel cibo frugale ma ricco di storia.
Originariamente il mestiere di carrettiere era un lavoro duro e non molto remunerativo. Durante i lunghi viaggi i carrettieri in molti casi non potevano permettersi la spesa per un pasto in una delle taverne che incontravano lungo il loro percorso. Quindi questi portavano con sé i pochi arnesi e ingredienti necessari per approntare un piatto di pasta oggi conosciuto come spaghetti alla carrettiera.
Gli spaghetti si potevano preparare facilmente in qualsiasi momento, lessati venivano semplicemente conditi “a crudo” con aglio, olio d’oliva, pepe o peperoncino. A piacere il piatto di spaghetti poteva, nella versione più povera, essere spolverato con “muddica atturrata” (pangrattato abbrustolito), oppure, nella versione più ricca, insaporito con del pecorino stagionato grattugiato.
Perché gli spaghetti alla carrettiera si attribuiscono alla cultura Siciliana?
La Sicilia, più di ogni altra regione del Sud Italia, vanta una grande tradizione legata al lavoro con il carretto e non è difficile ipotizzare che l’isola sia la patria degli spaghetti alla carrettiera.
Il boom dell’attività di carrettiere in Sicilia comincia nei primi anni dell’800, quando il governo borbonico realizzò un sistema viario per collegare le città della Sicilia. Le cosiddette “Regie Trazzere” erano strade sterrate transitate dai carretti che rappresentavano i principali mezzi di trasporto di merci e di persone in tutta l’isola.
La fervente attività dei trasporti coinvolgeva diverse maestranze: dai costruttori dei carretti, ai pittori e scultori che li decoravano. Il carretto, grazie alle loro abilità e alla disponibilità economica raggiunta dai carrettieri, divenne così la principale icona della Sicilia, oggetto dell’arte popolare isolana riconosciuto nel mondo.
Diffusione e varianti della ricetta.
La ricetta degli spaghetti alla carrettiera si diffuse in tutta la penisola subendo diverse varianti a seconda delle influenze e delle abitudini alimentari locali. Quando si parla di un piatto così tradizionale, citare la parola “varianti” suona brutto. In effetti gli spaghetti alla carrettiera non prevederebbero null’altro che quello indicato negli ingredienti della ricetta. Però alcune interessanti versioni si sono sviluppate intorno a questa preparazione frugale fino a divenire dei piatti autonomi veri e propri. Alcuni esempi? Gli spaghetti col pomodoro secco tipici delle aree rurali sono certamente una versione arricchita della pasta alla carrettiera. La pasta con la bottarga dei tonnaroti delle Isole Egadi? Non ti pare una carrettiera alla quale è stata aggiunta della bottarga e della scorza di limone?
Spaghetti alla carrettiera.
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Commenta! Pin Ricetta Stampa ricettaI dati sono forniti al solo scopo informativo e non sostituiscono la consultazione di un medico o di un professionista qualificato. In particolare: il dato delle calorie non è da ritenersi un consiglio alimentare o nutrizionale, i valori indicati sono puramente indicativi; si prega di consultare le etichette degli alimenti per informazioni su allergeni e intolleranze.
Ingredienti
- 160 gr spaghetto quadrato o chitarra
- 2 cucchiai olio extravergine di oliva
- 1 spicchio aglio rosso di Nubia
- ½ peperoncino
- ½ cucchiaino pepe nero - macinato al momento
- 3 cucchiai pangrattato
- 3 cucchiai pecorino siciliano – canestrato - grattugiato
- q.b. sale marino fino
Strumenti e Utensili
Istruzioni
- Metti a bollire l'acqua della pasta a cui hai aggiunto la quantità sufficiente di sale. Quindi cala gli spaghetti e lasciali cuocere il tempo necessario per averli cotti al dente.Intanto che cuoce la pasta prepara gli ingredienti. Sminuzza il peperoncino, macina il pepe, monda o spicchio d'aglio e grattugia il pecorino.
- In una piccola padella in ferro metti a tostare il pangrattato con un goccio d'olio. Quando è ben dorato mettilo da parte.Prima di scolare gli spaghetti strofina l'aglio sulle superfici di una insalatiera. Non preoccuparti se lo spicchio si spappola. Metti nell'insalatiera il pepe, il peperoncino e l'olio
- Scola gli spaghetti al dente e mettili dentro l'insalatiera insieme al condimento crudo. Maneggia con due posate mescolando per bene.Aggiungi metà del formaggio grattugiato e ½ mestolo d'acqua di cottura, quindi continua a mescolare. Successivamente aggiungi il pangrattato tostato e continua a mescolare rapidamente.Servi nei piatti individuali spolverandoli di ulteriore, pangrattato e formaggio grattugiato.
Conclusioni.
Gli spaghetti alla carrettiera sono un omaggio alla storia, alla cultura e alla capacità umana di trasformare la necessità in arte culinaria. Che tu li gusti seguendo la nostra ricetta, o con qualche tocco personale, ogni assaggio è un viaggio delizioso attraverso i sapori della Sicilia. Buon Appettito!
Biagio Barraco Grazie Biagio ☺️ per questo dolcissimo e nostalgico pensiero del mio papà ♥️, hai detto bene, un palermitano Doc?!!! il tuo racconto mi ha subito riportato a quei momenti della mia infanzia , ricchi di spensieratezza e risate. Seguendo la tua ricetta la pasta alla “carrettiera” da oggi in poi la farò pensando alla FAMIGLIA♥️…
Mi ha fatto piacere rievocare questo ricordo, adesso ancor di più avrà un valore in più questa ricetta!
Piatto tanto frequente quanto buono !
Lo adoro e lo faccio spesso con la bottarga e scorza di limone ? fresco !
Delizioso, impreziosito dalla magia della “muddica atturrata”, che io metterei dovunque, ne ho sempre una scorta bella e pronta!
Le tradizioni si amano sempre.
Piatto tipico della tradizione e sempre attuale.
La migliore delle spaghettate, per me!