Soupe à l’Oignon: un classico francese dal sapore inconfondibile.

"Nata come piatto povero, la Soupe à l'Oignon è oggi un'icona della cucina francese. Le sue origini umili non le impediscono di essere un piatto ricco di sapore e storia. Con un semplice elenco di ingredienti, questa zuppa trasforma la cipolla, spesso considerata un alimento banale, in protagonista di un piatto straordinario. Prepararsi a gustare un pezzo di tradizione culinaria francese."

La Soupe à l’Oignon è un classico della cucina francese dalle origini antichissime che conquista con il suo sapore dolce e intenso. Si prepara caramellando lentamente le cipolle in abbondante burro fino a ottenere una base dorata e morbida. Successivamente, si sfuma con vino bianco e si aggiunge il brodo vegetale o di carne. La zuppa viene poi portata a ebollizione e lasciata cuocere a fuoco lento fino a quando le cipolle saranno completamente ammorbidite. Prima di servire, si distribuiscono delle fette di pane raffermo nelle ciotole individuali e si ricopre il tutto con abbondante formaggio grattugiato, tipicamente Gruyère. Si passa infine sotto il grill fino a quando il formaggio non sarà dorato e croccante, creando una deliziosa crosticina filante.

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Si tratta di un celebre piatto iconico, simbolo della gastronomia francese, apprezzato in tutto il mondo. Quello che la rende così speciale è proprio la lenta caramellizzazione delle cipolle, che sprigionano un gusto dolce e intenso. Il brodo, ricco e saporito, si armonizza perfettamente con il croccante del pane e la cremosità del formaggio gratinato. Ogni cucchiaio offre un’esplosione di sapori, un perfetto equilibrio tra dolce e salato.

Un piatto dalle origini controverse.

La Soupe à l’oignon, nata come ricetta povera nel XVII secolo, vanta diverse leggende sulla sua origine. Una racconta che Luigi XV la inventò in preda alla fame durante una notte nella sua tenuta di caccia, utilizzando solo cipolle, burro e champagne. Un’altra storia narra che il piatto, preparato dal cuoco Nicolas Appert, venne servito per la prima volta al duca di Lorena in occasione di un suo soggiorno dell’Hotel La Pomme d’Or.

Secondo alcuni studiosi questa pietanza potrebbe essere uno dei tanti piatti portati dall’Italia in Francia da Caterina de’ Medici, Regina consorte di Francia, moglie di Enrico II. In effetti la carabaccia fiorentina, piatto a cui si fa riferimento, era una zuppa di cipolle assai simile che veniva servita su fette di pane abbrustolito.

A rilanciare nel mondo della gastronomia mondiale la Soupe à l’oignon fu Julia Child, icona della cultura popolare statunitense, che la propose nel suo mitico libro Mastering the Art of French Cooking.

Negli USA Julia Child (1912-2004) è stata molto più di una cuoca, è stata una vera e propria “pioniera del piacere in un paese (allora, n.d.r.) puritano”. Julia Child ha infatti fatto conoscere la cucina francese e le relative tecniche culinarie al pubblico statunitense attraverso diversi libri e trasmissioni televisive di cucina, principalmente “The French Chef”, andata in onda dal 1963, in cui presentava ricette che utilizzavano ingredienti complicati cucinati in modo quantomeno stravagante. Il suo libro, scritto insieme a Simone Beck e Louisette Bertholle, con le quali dirigeva un scuola di cucina a Parigi, è un vero must per gli appassionati di cucina, nonché un successo mondiale. Semplice, dal linguaggio comprensibile e lontano dalle complicazioni dell’alta cucina, è dedicato a tutti coloro che vogliono migliorare l’arte della cucina di casa ispirandosi a una delle cucine più rinomate.

Consigli per una Soupe à l’oignon ideale.

La preparazione della Soupe à l’oignon richiede tempo e pazienza, ma il risultato è una ricompensa per gli sforzi. Si utilizzano tradizionalmente cipolle dorate o bianche, entrambe ideali per la caramellizzazione. Le cipolle dorate, più dolci e morbide, sono perfette per una zuppa cremosa, mentre quelle bianche, dal sapore più pungente e dalla consistenza più croccante, aggiungono una nota più decisa.
La scelta del formaggio è cruciale per ottenere una gratinatura perfetta e un sapore equilibrato. Il Gruyère francese, tradizionalmente utilizzato, ha un gusto intenso e leggermente piccante che si sposa meravigliosamente con la dolcezza delle cipolle caramellate. Se il Gruyère non è disponibile, si possono utilizzare l’Emmental francese, più dolce e morbido, o la Fontina, più delicata e cremosa, ma attenzione alla gratinatura con quest’ultimo. Noi abbiamo aggiunto un tocco di Brie per conferire una maggiore cremosità alla zuppa, ma i formaggi troppo morbidi non si prestano per la gratinatura. Sconsigliati anche quelli molto stagionati perché rischiano di sovrastare il delicato sapore delle cipolle.

Varianti.

Esistono molte varianti della Soupe à l’oignon, ciascuna con ingredienti e caratteristiche uniche. A Parigi, la zuppa è spesso servita in ciotole di ceramica e accompagnata da un bicchiere di vino rosso nei ristoranti più eleganti. La ricetta è molto versatile e si presta a interessanti personalizzazioni:

  • Formaggi erborati: Per un sapore più deciso, si può aggiungere Gorgonzola o Roquefort.
  • Patate: Inserire delle patate a cubetti durante la cottura rende la zuppa più sostanziosa.
  • Verdure: Carote, sedano o porri possono arricchire ulteriormente il piatto.
  • Birra: Sostituire parte del vino bianco con birra chiara conferisce un gusto più maltato e corposo.
Preparazione 15 minuti
Cottura 1 ora 20 minuti
Tempo totale 1 ora 35 minuti

Soupe à l’oignon

di Biagio Barraco
Un comfort food perfetto per le giornate fredde.
4.60 da 5 voti

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PortataPrimo piatto
DifficoltàBassa
Porzioni 4 persone
Calorie a porzione 400 kcal

I dati sono forniti al solo scopo informativo e non sostituiscono la consultazione di un medico o di un professionista qualificato. In particolare: il dato delle calorie non è da ritenersi un consiglio alimentare o nutrizionale, i valori indicati sono puramente indicativi; si prega di consultare le etichette degli alimenti per informazioni su allergeni e intolleranze.

Attenzione agli allergeni presenti.

Ingredienti

Istruzioni

  • Pela e affetta sottilmente le cipolle e mettile a cuocere in casseruola con il burro.
    Le cipolle dovranno stufare e ammorbidirsi nel burro per 10 minuti circa a fuoco basso finché diventano translucide, mescolando di frequente.
    Il segreto per un'ottima zuppa di cipolla è nel mescolare spesso fino a rendere le cipolle caramellate e ben dorate.
    Aggiungi lo zucchero e lascia colorire per qualche minuto.
  • Versa la farina e mescola bene. Sfuma con il vino bianco e continua la cottura fino a ridurre il vino a meno della metà.
    Aggiungi il brodo e salare leggermente. Aggiungi il timo e l’alloro.
    Porta a ebollizione e quindi lascia cuocere a fuoco medio per 50 minuti circa, finché la zuppa non è ridotta della metà e ottieni la densità di una crema.
  • Strofina con lo spicchio d'aglio ogni fetta di pane tostato nel grill del forno. Metti il pane in ogni singola fondina individuale.
    Taglia il brie a cubotti e disponili sopra le fette di pane. Versa la zuppa nelle 4 terrine, infine ricopri il tutto con l'emmenthal scagliato con un pialletto.
    Cuoci al grill per 3-5 minuti circa per fare sciogliere il formaggio e farlo gratinare.
    Servi la zuppa caldissima.

Vini consigliati.

Per accompagnare la Soupe à l’Oignon, è ideale scegliere un vino che possa bilanciare la dolcezza delle cipolle caramellate e il sapore ricco del formaggio gratinato. Ecco alcuni consigli:

  1. Beaujolais: Un vino rosso leggero e fruttato proveniente dalla regione del Beaujolais. La sua acidità bilancia bene la dolcezza delle cipolle, e i suoi tannini morbidi non sovrastano i sapori delicati della zuppa.
  2. Côtes du Rhône: Un vino rosso dal corpo medio, con note di frutti rossi, spezie e una leggera nota terrosa. Questo vino si abbina bene con la complessità della Soupe à l’Oignon senza risultare troppo invasivo.
  3. Chardonnay: Un vino bianco, soprattutto se leggermente invecchiato in botti di rovere, può essere un’ottima scelta. La sua struttura e le note burrose si armonizzano perfettamente con la cremosità del formaggio gratinato.
  4. Chablis: Un altro vino bianco, più minerale e fresco, che offre un contrasto piacevole con la dolcezza delle cipolle e la ricchezza della zuppa. Ideale per chi preferisce un vino più secco e rinfrescante.
  5. Pinot Nero: Un rosso elegante e delicato, con aromi di frutti di bosco e spezie leggere. È un’ottima scelta se si desidera un vino rosso più morbido e versatile, capace di esaltare i sapori della zuppa senza coprirli.

Conclusione.

La Soupe à l’oignon non è solo una ricetta, ma un’esperienza culinaria che ci collega alla tradizione e ci fa gustare i semplici piaceri della vita. Se non l’hai mai provata, ti consiglio di farlo al più presto. Sarà un piacere indimenticabile!

2 commenti su “Soupe à l’Oignon: un classico francese dal sapore inconfondibile.”

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