Ricetta toscana del coniglio alla cacciatora.

Il coniglio alla cacciatora è un piatto saporito e rustico, che racconta la storia e la tradizione della cucina toscana. Si può gustare in ogni stagione, ma è particolarmente indicato per riscaldare il corpo e lo spirito nei i mesi freddi.

Nella pittoresca cucina contadina toscana, piatto emblematico è il coniglio alla cacciatora, un secondo piatto succulento e ricco di sapori autentici. La ricetta toscana, che si prepara con il coniglio tagliato a pezzi e cotto in padella con olio, aglio, rosmarino, salvia, vino bianco e pomodoro, celebra l’amore per gli ingredienti semplici e genuini.

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La carne del coniglio, magra, leggera, povera di grassi e un basso contenuto di colesterolo, insaporita con diversi aromi si trasforma in un saporitissimo secondo piatto da servire con contorni toscani come polenta o fagioli all’uccelletto.

La ricetta è facile da fare, ma per ottenere un risultato perfetto dovrai marinare il coniglio prima della cottura.

Ricetta toscana del coniglio alla cacciatora

Storia e origini della ricetta del coniglio alla cacciatora.

La ricetta del coniglio alla cacciatora ha le sue radici nella cultura contadina toscana, dove la cacciagione e l’uso di erbe aromatiche fresche da sempre sono parte integrante di questa tradizione culinaria.

Le origini del piatto sono sicuramente antiche. Sembra che i Romani, nei loro fastosi banchetti, apprezzassero particolarmente una pietanza molto simile alla ricetta toscana. Certamente la ricetta risale almeno al Medioevo, quando i contadini e i cacciatori utilizzavano il coniglio selvatico per arricchire il loro modesto pasto.

Il coniglio veniva anche allevato in tutte le famiglie contadine e veniva consumato principalmente nei giorni di festa. Le classi sociali più abbienti e i nobili poco apprezzavano questo piatto, preferendovi pietanze realizzate con carni e ingredienti più pregiati.

Perché si chiama coniglio alla cacciatora.

Il termine “alla cacciatora”, nella cucina italiana, si trova applicato a diversi piatti della cucina povera dove un condimento a base d’ingredienti semplici insaporisce le carni meno pregiate di pollo e coniglio.

Questa denominazione deriva dal fatto che i cacciatori per sfamarsi con un pasto nutriente e saporito, cucinavano il coniglio all’aperto durante le battute di caccia con gli ingredienti essenziali per insaporirlo che portavano con se: alloro, rosmarino e aglio.

Con le sue 790 ricette, raccolte dall’autore con paziente passione nel giro di lunghi anni e innumerevoli viaggi, l’Artusi resta il libro più famoso e letto sulla cucina italiana, quello da cui tutti i grandi cuochi dell’ultimo secolo hanno tratto ispirazioni e suggerimenti. Un’opera singolare che esalta il piacere del mangiar bene; più che un ricettario è un libro di gusto, ricco di dissertazioni, di spunti linguistici in una prosa limpida che ricorda la cordialità del discorso conviviale. In questa edizione la presentazione è affidata a una voce d’eccezione: Massimo Bottura, chef tra i più stimati a livello internazionale.

Diffusione della ricetta.

La ricetta del coniglio alla cacciatora, a fine Ottocento divenne patrimonio dell’arte culinaria italiana. Questo grazie alla ricetta n° 288 dell’opera di Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. Così il piatto si diffuse in tutto il territorio italiano e oggi la ricetta del coniglio alla cacciatora, con varianti e ricette diverse, la puoi trovare in quasi tutte le cucine regionali d’Italia.

Preparazione 18 minuti
Cottura 1 ora 8 minuti
Riposo 2 ore 30 minuti
Tempo totale 3 ore 56 minuti

Ricetta toscana del coniglio alla cacciatora

di Biagio Barraco
Una ricetta dagli ingredienti facilmente reperibili, molto facile da realizzare a casa.
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PortataSecondo piatto
DifficoltàBassa
Porzioni 4 persone
Calorie a porzione 540 kcal

I dati sono forniti al solo scopo informativo e non sostituiscono la consultazione di un medico o di un professionista qualificato. In particolare: il dato delle calorie non è da ritenersi un consiglio alimentare o nutrizionale, i valori indicati sono puramente indicativi; si prega di consultare le etichette degli alimenti per informazioni su allergeni e intolleranze.

Ingredienti

Per la marinatura
Per la cottura

Istruzioni

Marinatura e insaporimento del coniglio

  • Prima di tutto occorre marinare il coniglio. Prepara una miscela con gli ingredienti indicati per la marinatura e in questa metti il coniglio tagliato a pezzi e privato dalle interiora e della testa.
    Lascia riposare per un paio di ore in frigorifero coperto con una pellicola alimentare.
    Trascorso il tempo della marinatura scola per bene la carne e tamponala con della carta assorbente.
  • Prepara un battuto con un rametto di rosmarino, 2 rametti di timo e 2 spicchi di aglio privati dell’anima interna. Trita tutto molto finemente, quindi aggiungi abbondante pepe nero macinato.
    Aggiungi al battuto 2 cucchiai di olio e in questa miscela gira i pezzi di coniglio. Lasciali riposare a temperatura ambiente per 30 minuti così da lasciare insaporire la carne.

Cottura del coniglio

  • In una capiente padella antiaderente fai rosolare a fuoco vivace i pezzi di coniglio insieme a 3 cucchiai di olio, lo scalogno tagliato a fette spesse, un rametto di rosmarino e le foglie di alloro.
    Fai rosolare bene il coniglio in tutte le sue parti girandolo frequentemente con un mestolo. Ci vorranno circa 15 minuti a fuoco medio
  • Quando il coniglio avrà un bel colore dorato, alza la fiamma e aggiungi il vino rosso. Lascia evaporare l’alcol cuocendo a fiamma alta per sette – otto minuti.
  • Quando il vino è completamente evaporato e il fondo ristretto, aggiungi il doppio concentrato di pomodoro e mezzo bicchiere d'acqua. Mescola e quando il tutto inizia a bollire metti la fiamma del fornello al minimo, quindi copri la padella con un coperchio e fai cuocere per 40 -45 minuti.
    Di tanto in tanto gira il tutto con un mestolo. A metà cottura aggiungi le olive snocciolate, copri di nuovo con il coperchio e prosegui la cottura facendo attenzione che il fondo si restringa senza asciugarsi del tutto.
  • A fine cottura, quando il fondo si è ritirato, elimina i rametti di rosmarino e le foglie di alloro. Lascia riposare la carne per qualche minuto prima di servire con un contorno di patate al forno.

Note

La ricetta può essere preparata sia con il coniglio domestico che con quello selvatico. Quest’ultimo ha una carne dal colore più scuro e necessita di lavarla accuratamente dopo la marinatura per renderla con un sapore meno selvatico.
 

Conclusioni.

Il coniglio alla cacciatora è il piatto ideale per portare un pezzo della toscana a tavola. Con ingredienti semplici ma di alta qualità e una buona dose di passione, avrai il privilegio di assaporare un pezzo di storia culinaria toscana. Preparati a un viaggio gustoso attraverso la campagna toscana con ogni morso!

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