Le pappardelle con salsiccia noci e datteri è un golosissimo primo piatto dall’accostamento tanto insolito quanto sorprendente al palato.
L’ho preparato in occasione del mio compleanno in Dicembre, quel giorno avevo voglia di sperimentare così ho pensato di unire la frutta secca, immancabile nelle tavole delle feste natalizie, al gusto sapido della salsiccia. Per legare i sapori ho usato del mascarpone che ha dato anche consistenza alla salsa.
Le pappardelle con salsiccia, insieme a quelle col ragù di lepre, di cinghiale o di coniglio, sono un grande classico della cucina toscana ed io non ho resistito a inventarmi un accostamento meno tradizionale, ma non per questo meno interessante.
Nella mia ricetta il mascarpone rende la salsa della giusta consistenza, ma soprattutto il suo sapore neutro riesce a legare i sapori, così diversi tra loro, “ammorbidendoli”.
Le pappardelle con salsiccia noci e datteri risulta un “piatto d’effetto” molto appetitoso, anzi goloso. Le pappardelle è un formato di pasta ideale che ben si sposa con i sapori forti e con i sughi corposi.
Tutto sommato le pappardelle sono facili da preparare in casa, ma se non hai voglia e tempo puoi comprarle già pronte, vanno bene anche quelle secche. A proposito di pappardelle sai perché si chiamano così? Questo nome pare proprio che derivi dalla parola toscana pappare.
Pappardelle con salsiccia noci e datteri
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Commenta! Pin Ricetta Stampa ricettaI dati sono forniti al solo scopo informativo e non sostituiscono la consultazione di un medico o di un professionista qualificato. In particolare: il dato delle calorie non è da ritenersi un consiglio alimentare o nutrizionale, i valori indicati sono puramente indicativi; si prega di consultare le etichette degli alimenti per informazioni su allergeni e intolleranze.
Ingredienti
- 300 gr pappardelle all'uovo - in alternativa vanno bene anche quelle secche
- 1 cucchiaio olio extravergine di oliva
- 1 mazzetto erbe aromatiche - maggiorana, rosmarino, salvia
- 1 scalogno
- 300 gr salsiccia di suino - con semi di finocchio
- ½ bicchiere cognac
- 150 gr datteri - denocciolati
- 120 gr noci sgusciate
- 100 gr mascarpone
- 1/2 cucchiaino paprika dolce affumicata
- q.b. sale e pepe
Strumenti e Utensili
Istruzioni
- Lava per bene le erbe aromatiche lasciandole per dieci minuiti in acqua e bicarbonato, quindi sciacquale per bene e metti foglioline e gambi teneri nel mixer insieme allo scalogno, quindi trita il tutto non troppo finemente.In una padella antiaderente fai rosolare il composto aromatico insieme ad un pizzico di sale e una spolverata di pepe, per due minuti a fuoco vivace. Poi aggiungi la salsiccia privata del budello e ben sgranata.
- Metti a bollire l’acqua per la pasta e intanto lascia cuocere la salsiccia fin quando questa non sarà ben rosolata, quindi sempre a fiamma alta sfuma con il cognac. Puoi fare fiammare il tutto, ma attento agli incendi. Una volta che l’alcol è evaporato, abbassa la fiamma e aggiungi i datteri tagliati a pezzi grossolani.
- Amalgama bene rimestando gli ingredienti e lascia insaporire a fuoco dolce per qualche minuto. Aggiungi adesso i gherigli di noce tritati (puoi usare il mixer per questa operazione).
- Lascia restringere un po' il fondo di cottura e poi unisci alla salsa il mascarpone. Condisci con la paprika e mescola. Quando la salsa sarà ben amalgamata assaggia e aggiusta di sale se occorre. Intanto puoi calare la pasta, le pappardelle vogliono pochissimo!
- Scolata la pasta maneggiala in padella il tanto che basta per lasciarla insaporire, ma attenzione a non farla scuocere. Impiatta e guarnisci con qualche dattero e qualche gheriglio di noci. Io ho anche messo qualche fettina di salsiccia al vino rosso che avevo preparato prima.
I datteri ci ricordano la parte più lenta e al contempo più armoniosa delle nostre radici, quel tanto che basta per riconciliarci con il nostro passato, quello di un popolo che ha ereditato il meglio di tutto, anche del buon gusto… questo piatto è una gioia per i sensi ed una meraviglia per il palato.
Grazie Giuliana per aver apprezzato questo esperimento culinario. Nella cucina di ognuno di noi c’è, oltre la passione che ci mettiamo la propria storia, le proprie radici.