La marmellata di limoni ha un gusto “diverso” da tutte le altre confetture di frutta, diverso anche dalla marmellata di arance e quella di mandarini, seppur queste siano altrettanto aromatiche. Quella di limoni è una marmellata particolare, dalle note contemporaneamente dolci, acide e amare. La sua preparazione vuole attenzione e qualche accortezza in più per la sua buona riuscita!
La marmellata di limoni è certamente ottima da spalmare sul pane imburrato, o per farcire crostate e dolci. Il suo sapore particolare la rende ideale con i formaggi stagionati o con la ricotta.
Marmellate e confetture, differenze.
Confetture e marmellate sono due cose diverse, esistono delle regole precise per la loro distinzione.
La marmellata si ottiene a partire da polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorze di agrumi. Si definiscono invece confetture unicamente quelle preparazioni fatte con tutti i tipi di frutta a eccezione degli agrumi.

Tutti i segreti per fare una buona marmellata di limoni.
Nel contrasto tra acido, amaro e dolce si nasconde il delicato equilibrio di una marmellata di limoni perfetta. Ovviamente se il sapore tende soprattutto sul sapore amaro vuol dire che qualcosa durante la preparazione è andato storto.
Il segreto per fare una buona marmellata di limoni sta innanzitutto nel procurarsi i frutti della migliore qualità, con caratteristiche specifiche adatte per ottenere una marmellata dal gusto sublime.
Ti occorreranno dei limoni biologici, ma questa qualità non basta, occorre che i limoni siano dolci e aromatici.
Per le tue ricette usa sempre limoni biologici!
In cucina è importante utilizzare frutti non trattati, per cui ti consiglio di tenere in casa un alberello di limone, decora e ti fornisce frutti freschissimi di provenienza certa!
Anche in questa ricetta i limoni che abbiamo utilizzato sono quelli rigorosamente biologici appena raccolti dal nostro albero di femminello a zagara bianca. Il loro aspetto non è perfetto perché non subiscono trattamenti di alcun tipo, ma la loro bontà è unica!

Che siano limoni di Sorrento o limoni di Sicilia, fondamentale è che siano, freschi (l’ideale è che siano appena colti), di ottima qualità e ben maturi.
Come tutta la frutta, i limoni sono più dolci se sono raccolti a maturazione inoltrata, solo questi sono perfetti per fare la marmellata perché rilasciano di meno il gusto amaro.
Praticamente la ricetta è facile da realizzare, ma la buona riuscita dipende quasi esclusivamente dal tipo di limoni utilizzati.
Come attenuare il gusto amaro.
Correggere l’amaro non significa semplicemente aggiungere più zucchero. Per essere certi di eliminare l’amaro dai limoni è necessario privarli completamente di tutti i semi prima d’immergere preventivamente le fette di limone in un bagno in acqua fredda. Queste operazioni necessarie anche quando si hanno a disposizione frutti con le caratteristiche che ho indicato prima.
Nei casi più estremi può essere risolutivo pelare a vivo i limoni prima di affettarli.
Togliere lo strato bianco sotto la buccia è necessario nel caso di frutti poco maturi, oppure se preferisci un gusto più delicato e meno intenso.

Per ottenere un gusto più bilanciato utilizzo la bacca di vaniglia aggiunta a metà cottura, è un espediente che ti invito a provare.
Talvolta basta un semplice espediente come utilizzo di una spezia per ottenere un risultato ottimale.

Marmellata di limoni
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Commenta! Pin Ricetta Stampa ricettaI dati sono forniti al solo scopo informativo e non sostituiscono la consultazione di un medico o di un professionista qualificato. In particolare: il dato delle calorie non è da ritenersi un consiglio alimentare o nutrizionale, i valori indicati sono puramente indicativi; si prega di consultare le etichette degli alimenti per informazioni su allergeni e intolleranze.
Ingredienti
- 1 Kg limoni bio
- 700 gr zucchero bianco semolato
- q.b. acqua
- 1/2 baccello di vaniglia - opzionale
Strumenti e Utensili
Istruzioni
- Lava i limoni sotto l’acqua corrente, spazzolando per bene la buccia.Una volta lavati, asciugali con carta assorbente e mettili sul tagliere. Quindi elimina le due estremità e tagliali a fette sottili. Durante il taglio elimina tutti i semi che trovi.
- Man mano che le tagli, metti le fette di limone in una ciotola abbastanza grande. Alla fine versa dell’acqua fredda fino a ricoprirli interamente. Copri la ciotola con una pellicola alimentare e lascia le fette di limone a bagno per 24 ore a temperatura ambiente.Trascorso il tempo, scola le fette di limone e getta via l’acqua, o meglio usala per innaffiare le tue piantine in cucina. Rimetti le fette di limone, ben scolate, ancora nella ciotola e ricoprile nuovamente con acqua fredda. Stendi nuovamente la pellicola sulla ciotola e lascia in ammollo ancora per 24 ore a temperatura ambiente. Questa operazione è più noiosa che faticosa, ma necessaria per eliminare il gusto amarognolo dei limoni.
- Una volta ultimata la fase di riposo, scola le fette di limone e mettile in una pentola capiente. Versa nella pentola acqua pulita fino a coprire il tutto e sul fuoco portala a bollore. Giunte a bollore, scola le fette di limone e tieni da parte 350 ml della loro acqua di cottura.
- Rimetti le fette di limone, irrorate con l’acqua di cottura tenuta da parte, in pentola. Aggiungi lo zucchero e cuoci a calore medio per circa 40 minuti.Mescola di tanto in tanto e mentre la marmellata cuoce, occupati della sanificazione dei barattoli e dei tappi, così come riportato dalle linee guida del Ministero della Salute.Trascorsi 40 minuti, controlla la cottura della marmellata facendo la classica la "prova piattino”: versa un cucchiaino di marmellata su un piattino e inclinalo, se la marmellata cola significa che deve cuocere ancora, se invece rimane soda significa che è pronta.
- Con la marmellata ancora calda riempi i barattoli sterilizzati avendo cura di non riempirli completamente. Consigliato lasciare 2 centimetri di spazio.Avvita per bene i tappi, ma senza stringere troppo e lascia raffreddare i barattoli capovolti a testa in giù. Una volta che si sono raffreddati verifica se il sottovuoto è avvenuto correttamente premendo al centro del tappo che non deve cedere emettendo il "click-clack" tipico dell’assenza del sottovuoto.
diversa da come ho sempre fatto, ma il risultato è davvero buono