Il periodo di Pasqua ricorre durante la primavera, generalmente nel mese di marzo o di aprile. È una ricorrenza della religione cristiana cattolica, ma anche un’occasione per festeggiare ritrovandosi con i propri cari attorno a una tavola imbandita con i piatti tipici della festa. Qui puoi trovare alcune delle ricette pasquali che puoi proporre nei tuoi menu pasquali.
Quando si festeggia la Pasqua?
La domenica che festeggia la Resurrezione di Cristo non cade in una data fissa, come per le altre ricorrenze. Questa è stabilita attraverso uno specifico calcolo: cade la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, che si verifica solitamente il 20 o il 21 marzo (anche se la Chiesa, per semplificare, considera sempre il 21 marzo). La ricorrenza può quindi cadere in un arco di tempo che va dal 22 marzo al 25 aprile. Il lunedì dopo la Domenica di Pasqua si festeggia il Lunedì dell’Angelo con la tradizionale scampagnata di Pasquetta, nome informale attribuito a questa festa.
Le tradizioni rurali e le festività di Pasqua.
Nel Sud d’Italia le città e i paesi hanno tradizioni simili: durante la Settimana Santa le strade si affollano di gente che assiste, o segue, le famose processioni. Alcune di queste sono nel tempo diventate dei veri e propri eventi culturali che attraggono tanti turisti, come nel caso della Processione dei Misteri di Trapani, una tra le più conosciute.
Per la Pasqua, nella cultura rurale dei piccoli centri agricoli del meridione della penisola era uso fare in casa dei dolci da regalare a parenti e amici. Non si trattava di dolci comprati in pasticceria, ma frugali “cosi duci” che le nonne preparavano con amore per i nipoti, grandi e piccoli. Utilizzavano ingredienti semplici, ma carichi di significati religiosi. Ad esempio, l’uovo sodo che il dolce reca al suo interno (sempre di numero dispari) è da sempre considerato il simbolo della vita e di rinascita, intesa anche come risveglio della natura.
Agnello e capretto al forno sono tipici della Pasqua. Preparati in segno di sacrificio si accompagnano a verdure e ortaggi di stagione come piselli, carciofi e fave, simbolo dell’abbondanza primaverile. Le uova poi, da sole o come ingrediente di altre ricette, sono fondamentali nella simbologia pasquale che affida all’immagine dell’uovo l’allegoria di una nuova vita.
Le origini della festa di pasquetta e le gite fuori città.
La Pasquetta, chiamata anche Lunedì dell’Angelo, per molti è solo come un’occasione per fare una gita fuori porta o un picnic, ma anche questa festività ha un significato ben preciso. La festa celebra la Resurrezione di Gesù Cristo. Secondo il Vangelo, dopo la sua crocifissione, Gesù è risorto e si è mostrato ai suoi discepoli. L’Angelo Gabriele ha annunciato la lieta notizia alle donne che si erano recate al sepolcro per imbalsamare il suo corpo. Da qui il nome “Lunedì dell’Angelo”.
È un giorno dedicato alle scampagnate, alle gite fuori porta e ai pic-nic con la famiglia o con gli amici, ma anche questa tradizione ha un significato religioso. Si pensa che derivi dall’episodio evangelico in cui Gesù risorto appare a due discepoli in viaggio verso Emmaus, una città poco distante da Gerusalemme. Proprio dal racconto di questo viaggio fuori Gerusalemme nasce l’usanza di trascorrere la Pasquetta all’aria aperta, come segno di rinascita e di speranza.
Tipici della pasquetta sono gli stessi alimenti di Pasqua, ma in versione grigliata o BBQ, cioè adatti alla giornata trascorsa all’aria aperta.