La cucina italiana, storia e ricette.

Post Views: 775 La particolarità della cucina italiana è la varietà, a livello regionale, delle ricette e degli ingredienti. Una cucina che ha come linea comune la dieta mediterranea, semplice e che rifugge da preparazioni elaborate e complesse. Le ricette più celebri sono state scritte dalle mamme e dalle nonne, non da grandi chef. Questo […]

La particolarità della cucina italiana è la varietà, a livello regionale, delle ricette e degli ingredienti. Una cucina che ha come linea comune la dieta mediterranea, semplice e che rifugge da preparazioni elaborate e complesse. Le ricette più celebri sono state scritte dalle mamme e dalle nonne, non da grandi chef. Questo rende la cucina italiana una cucina casalinga, facilmente riproducibile spesso anche all’estero.

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cucina italiana
Photo by Danijela Prijovic on Unsplash

Non a caso la cucina italiana è ritenuta una delle migliori al mondo, tanto che il turismo gastronomico nella nostra amata penisola è diffusissimo.

Storia della cucina italiana.

La cucina italiana si è sviluppata in secoli di storia, le sue origini risalgono al IV secolo a.C., alla cucina dell’antica Roma, influenzata già da quella greca. Successive furono le influenze normanne, arabe, bizantine.

Con la scoperta delle Americhe la cucina italiana nel XVIII secolo si arricchisce di materie prime prima sconosciute, come patate, pomodori, peperoni e il mais. Prodotti che cambiarono radicalmente le ricette italiane.

Tra gli ingredienti principali della cucina italiana ci sono la pasta, il formaggio, una variegatissima gamma di verdure, il pesce e la carne, ma anche il vino ricopre un ruolo fondamentale.

La cucina regionale.

Parlare di cucina italiana è molto generico, considerata la variegata composizione della cucina regionale, alla base della ricchezza e della fantasia della rinomata cucina tricolore.

La cucina italiana è un repertorio culinario vasto dove ogni regione può dire la sua e grazie alla ricchezza e alle tipicità del territorio, da Nord a Sud, le ricette cambiano moltissimo.

La cucina del Nord.

Nelle pianure delle risaie, tra Piemonte e Valle d’Aosta, si trova una delle cucine più ricche e creative del Paese. In Liguria la cucina è invece condizionata da una natura aspra, è una cucina molto semplice e basata su ingredienti essenziali e l’uso di molte erbe aromatiche.

In Trentino Alto Adige si incontra invece una gastronomia che mette insieme una serie di tradizioni culinarie mitteleuropee, da quella ungherese a quella tirolese, da quella slava a quella tedesca. Il Friuli Venezia Giulia conta addirittura su due tipi di cucine, quella contadina friulana e quella giuliana, una cucina marittima. Anche l’Emilia Romagna si divide in diverse tradizioni gastronomiche, addirittura una per ogni città.

In Veneto il comune denominatore della tradizione gastronomica è la polenta di farina di mais, mentre in Lombardia i piatti tipici regionali hanno condimenti impegnativi. Si usa molto il burro e si consuma abitualmente riso e formaggi tipici.

La cucina del Centro Italia.

In Toscana prevale l’utilizzo di legumi e cereali, oltre che della carne di manzo, come quella deliziosa della celebre fiorentina.

La cucina marchigiana risente della presenza di mare e monti e offre piatti tipici del pescatore così come quelli del pastore o del montanaro.

La cucina del Lazio prevede una serie di piatti piuttosto impegnativi e forti, con un ampio uso del maiale. Nelle regioni di Abruzzo e Molise, le differenze territoriali portano a differenze anche nella cucina, che è caratterizzata da sapori decisi e ingredienti robusti. In Umbria invece la parola d’ordine è semplicità: prevalgono prodotti come olio d’oliva, guanciale, lenticchie e tartufo.

La cucina del Sud.

Quella campana è una cucina variegata, che ha subito l’influenza di numerose dominazioni, mentre quella pugliese porta in tavola i prodotti di una terra fertile dal clima mediterraneo, ma anche molto pesce.

La cucina calabrese è sinonimo di peperoncino e altri prodotti piccanti, una cucina rurale che influenza anche quella della vicina Basilicata.

La cucina delle Isole.

Quella sarda è una gastronomia tipica che si basa sull’economia dei pastori. Il porceddu, l’agnello e i formaggi dai sapori intensi sono i prodotti culinari più rappresentativi.

Per ultima, la cucina siciliana, forse la più complessa, quella che offre un ampio caleidoscopio di sapori, il risultato di una terra di grandi commistioni culturali e gastronomiche.

Antipasti.

L’antipasto è una delle portate tipiche della cucina italiana. Ne esiste una scelta davvero molto variegata dove ampio spazio hanno i salumi. Tra gli antipasti le specialità regionali più note sono l’impepata di cozze e la mozzarella in carrozza della cucina campana, i crostini di fegatini toscani, le olive all’ascolana, le sarde a beccafico della cucina palermitana e l’insalata all’albese tipica del Piemonte.

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Photo by Daniel Uvegård on Unsplash

Primi piatti.

La pastasciutta rimane la più importante delle specialità italiane. Amata in tutto il mondo, fatta cuocere rigorosamente al dente viene condita con una variegata gamma di sughi. Tra i primi piatti regionali che hanno dato lustro alla cucina italiana e conosciuti moltissimo anche all’estero ci sono tre piatti della cucina laziale: la carbonara, l’amatriciana e la cacio e pepe. Apprezzati allo stesso modo sono gli spaghetti alle vongole, il risotto con lo zafferano e i tortelli emiliani sia asciutti che in brodo.

Non possiamo dimenticare piatti come la pasta con le sarde palermitana, il pesto alla genovese e i canederli trentini.

Secondi piatti.

Nella cucina italiana esiste anche una grande varietà di secondi piatti diversa da regione a regione. Dalle salcicce con i friarelli della cucina campana al baccalà alla triestina, dai saltimbocca alla romana al porceddu sardo, dalla polenta con i funghi del veneto al pesce spada alla messinese, non hai che l’imbarazzo della scelta.

Dolci.

Uno dei dolci regionali italiani più rappresentativi e conosciutissimo fuori i confini regionale è certamente la pastiera napoletana, ma tra le tante specialità dolciarie non possiamo non segnalare il panettone milanese, lo strudel, il torrone di Cremona e i tantissimi dolci della pasticceria siciliana tra cui i cannoli e la cassata.

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Photo by Claudio Pantoni on Unsplash

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