Caponata di carciofi della Nonna, la tradizione siciliana a tavola.

Simile nella preparazione alla caponata di melanzane, questa antica ricetta rappresenta una delizio alternativa invernale a quella più conosciuta.

La caponata di carciofi è una deliziosa preparazione invernale, un’alternativa raffinata alla più famosa versione estiva con le melanzane. Questa ricetta della nonna, antica quanto la caponata di melanzane, condivide con essa la sua deliziosa salsa agrodolce a base di sedano, capperi e olive. Un piatto davvero delizioso che ha le radici nella tradizione culinaria palermitana.

Questo post contiene link di affiliazione Amazon. Quando acquisti un prodotto utilizzando i link in qualità di Affiliato Amazon ricevo un guadagno dagli acquisti idonei. Ciò contribuisce al mantenimento di questo blog senza costare nulla in più per te. Grazie in anticipo!

La caponata di carciofi della Nonna Grazia.

Ti abbiamo già raccontato della ricetta della caponata di melanzane di nonna Grazia. La sua ricetta ancora oggi è quella che adoperiamo non appena nel periodo estivo sono disponibili le bellissime melanzane violette lunghe.

Nonna Grazia, con la sua particolare dedizione per la cucina, amava preparare la caponata anche nella stagione invernale. Invece di aspettare l’arrivo delle melanzane estive, le sostituiva con i deliziosi carciofi spinosi di Cerda.

In passato, si cucinava solo con gli ortaggi di stagione, e la caponata di carciofi diventava l’emblema dei mesi invernali e primaverili, quando questi ortaggi erano disponibili solo da dicembre a maggio. Uno stile di vita che dovremmo recuperare per una cucina più sostenibile e salutare.

Varietà di carciofi, caratteristiche e ricette.

L’inverno e l’inizio della primavera è la stagione dei carciofi. Questi ortaggi hanno gusto definito, ma delicato e contengono tante sostanze che fanno bene alla nostra salute. Di carciofi, ne esistono circa 100 varietà differenti ...

... altre informazioni e ricette qui.

“L’apparecchio” un condimento tradizionale antico.

La salsa agrodolce dei Monsù, perfetta per “mettere assieme” (appareiller) cose diverse tra loro, quello che la Nonna chiamava “apparicchiu” (in italiano “apparecchio” derivato dal francese “appareiller”), era un condimento che utilizzava a freddo non solo sugli ortaggi fritti, dalle melanzane ai carciofi, ma anche sul pesce e carni bianche. Ricette del repertorio casalingo di Nonna erano: il baccalà e il pollo “apparecchiato”. Una pratica culinaria che rendeva i piatti ancora più speciali.

Preparazione 1 ora 20 minuti
Cottura 45 minuti
Riposo 1 day
Tempo totale 1 day 2 ore 5 minuti

Caponata di carciofi

di Biagio Barraco
Simile nella preparazione alla caponata di melanzane, questa antica ricetta rappresenta una delizio alternativa invernale a quella più conosciuta.
5 da 5 voti

Vota anche tu questa ricetta!

Commenta! Pin Ricetta Stampa ricetta
PortataAntipasto / Secondo piatto
DifficoltàBassa
Porzioni 12 persone
Calorie a porzione 250 kcal

I dati sono forniti al solo scopo informativo e non sostituiscono la consultazione di un medico o di un professionista qualificato. In particolare: il dato delle calorie non è da ritenersi un consiglio alimentare o nutrizionale, i valori indicati sono puramente indicativi; si prega di consultare le etichette degli alimenti per informazioni su allergeni e intolleranze.

Attenzione agli allergeni presenti.

Istruzioni

  • Come prima cosa metti in ammollo le olive e i capperi per eliminare il sale in eccesso, quindi procedi con la pulizia dei carciofi togliendo le foglie esterne più coriacee. Elimina la cima tagliando il carciofo a poco meno della sua metà. Rastrema le foglie cercando di togliere le parti in alto più esterne. Monda il gambo e dividi in due i carciofi quindi con la punta del coltello elimina l'eventuale barba presente nel suo cuore.
    I carciofi così puliti vanno adesso divisi in quarti, ma se ti piacciono più piccoli affettali più finemente. Metti i carciofi, una volta puliti e affettati, a bagno in acqua acidulata col succo di limone.
  • Lessa i carciofi per circa 8 minuti in abbondante acqua poco salata. Il tempo dipende dalla consistenza dei carciofi, ma tieni conto che devono rimanere ben fragranti. Una volta lessati, metti i carciofi a scolare e a lasciare che si asciughino.
    Monda, lava e affetta finemente il sedano e sbollentalo nella stessa acqua dei carciofi, Anche questo deve rimanere fragrante e non diventare molliccio. Metti l'acqua di cottura dei vegetali da parte.
  • Scola i capperi e le olive e taglia quest'ultime a pezzi non troppo piccoli, quindi pela, monda e trita grossolanamente la cipolla.
    Scalda l'olio per la frittura e aromatizzalo con uno spicchio d'aglio schiacciato, un ciuffo di rosmarino e mezzo peperoncino (se ti piace), Quando l'olio è ben caldo elimina l'aglio, il peperoncino e il rosmarino quindi lasciavi dorare i carciofi (devono essere perfettamente asciutti). Mettili a scolare dell’olio in eccesso in modo che rimangano ben asciutti e croccanti. A questo scopo è bene salarli solo quando sia saranno intiepiditi.
    Lasciali raffreddare e trasferiscili nella pirofila o nel contenitore che utilizzerai alla fine per contenere la caponata.
  • In un tegame ben capiente lascia stufare la cipolla aggiungendo un bicchiere dell'acqua di cottura dei vegetali filtrata che hai tenuto da parte. Quando la cipolla si sarà ammorbidita (ci vorranno almeno 15 minuti a fuoco basso), aggiungi l'olio d'oliva e lasciala rosolare ancora per un po' a fuoco basso (non deve assolutamente bruciare). Infine aggiungi il sedano ben scolato, amalgama gli ingredienti per 5 minuti a calore moderato.
    Aggiungi il passato di pomodoro e mescola, Aggiungi il concentrato e un bicchiere dell'acqua di cottura dei carciofi, lascia che si sciolga e si amalgami il tutto.
  • Aggiungi adesso i capperi e le olive. Mescola e lascia cuocere la salsa per 10 minuti a fuoco basso. Assaggia e aggiusta di sale se occorre, quindi aggiungi l’aceto alla salsa e continua la cottura a fuoco moderato fino a quando l’odore dell’aceto diviene meno intenso.
    A cottura ultimata, a fuoco spento, aggiungi lo zucchero poco alla volta e mescolando di continuo per amalgamare bene i sapori. Assaggia per sentire se il gusto agrodolce risulta di tuo gradimento e se occorre aggiungi dell’altro zucchero.
    Una volta che la salsa è pronta lasciala intiepidire e con questa condisci i carciofi fritti, lascia riposare mezz'ora e mescola il tutto con molta delicatezza.

Note

La caponata di carciofi, come quella di melanzane, si mangia a temperatura ambiente, meglio se riposa 24 ore per insaporirsi bene.

Conclusioni.

La caponata di carciofi della Nonna che ti invitiamo a provare è un autentico tesoro invernale che racchiude il calore e i sapori della tradizione siciliana. Buon appetito!

2 commenti su “Caponata di carciofi della Nonna, la tradizione siciliana a tavola.”

  1. Alessandro Rizzitano

    Ennesimo capolavoro, variante che non sfigura affatto nei confronti della classica di melanzane. Un po’ più laboriosa questa, per la “preparazione” dei carciofi, che non faccio mai volentieri, ma il risultato giustifica in pieno “lo sforzo”.5 stars

5 from 5 votes (4 ratings without comment)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vota questa ricetta!




Torna in alto