Una volta arrivato nella mia città non potrai non provare lo street food palermitano. Il simbolo distintivo dell’accoglienza della gente di una città viva e vivace. Una gastronomia che vanta origini antichissime, famosa in tutto il mondo per la sua grande varietà e che eccelle per la sua bontà.
Il cibo di strada è la storia di un Paese
Gualtiero Marchesi
Il cibo di strada palermitano spazia dai semplici vegetali lessati, alla cucina del quinto quarto, dalla cucina da forno con i lievitati, farciti e non, alle fritture di vari prodotti. Anche la gastronomia a base di prodotti ittici è molto interessante.
Destreggiarsi tra tante specialità non è semplice, ecco perché da palermitano DOC ho deciso di scrivere questa guida allo street food palermitano.

Cibo da strada palermitano, un’antica tradizione.
Il cibo da strada di Palermo ha origini antichissime, da ricercarsi nelle tradizioni popolari. Si tratta di una cucina dai sapori forti derivanti dalle contaminazioni di origine greca, romana, araba, bizantina, spagnola e francese.
La cucina di strada palermitana nasce dalla cucina popolare di una volta. Quella che sfamava gli artigiani e i commercianti che avevano le loro attività all’interno del Capo, della Vucciria, di Ballarò e del Borgo Vecchio, i quattro principali mercati storici all’aperto, il vero cuore pulsante della città!
Questa cucina povera era anticamente gestita dai cosiddetti buffettieri, (dalla parola francese bouffet = il bancone dove si espongono gli alimenti). È la più antica cucina locale che si tramanda nei secoli da generazione in generazione, quella che ancora oggi incontra il gusto dei palermitani e attrae i tanti visitatori stranieri.
Grazie alla sua tradizione antichissima, Palermo è considerata una delle capitali mondiali dello Street Food. Non a caso è stata inserita, dalla rivista Forbes, nella classifica delle 10 migliori città del mondo, per quanto riguarda lo street food. Al quinto posto nella classifica mondiale dopo Bangkok, Singapore, Menang e Marrakesh.
Le diverse tipologie di street food palermitano.

- Patati e domestichi vugghiuti – Patate e carciofini bolliti
- Pollanca – Pannocchia di mais lessata
- Babbaluci – Lumache di terra
- Ficurinnia, muluna e pipittuna – Fichi d’india, cocomeri e cedri

- Cozzi e Muccuni – Cozze e Murici
- U purpu vugghiutu – Il polpo bollito
- I rizzi cu pani – Ricci di mare col pane

Panelle, Crocchè e Rascatura – I classici senza tempo

- Arancina – La regina della rosticceria palermitana
- Pizzetta e Calzone – I pezzi di rosticceria più classici
- Spitinu e Crostino – Per gli appetiti più famelici
- Ravazzata e Rizzuola – Le signore della rosticceria palermitana
- Ciambella, Iris e Cartoccio – La rosticceria dolce
- Lo sfincione e la mattonella – Specialità da forno

- Pane c’a mieusa (o c’a miévusa) – Panino con milza e polmone di bovino
- Frittula (o Frittola) – Ciccioli
- Mussu, masciddaru e carcagnuolu – Muso, guancia e garretto
- I stigghiuola – Interiora bovine, o ovine
- Quarumi (italianizzato in caldume) – Interiora di vitello lesse